ABBIGLIAMENTO
Plodar tròchtn
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Dal 2013 l’Associazione Plodar ha svolto un progetto sull’abbigliamento sappadino tradizionale, che ha comportato una lunga ricerca di informazioni sugli antichi costumi sappadini, da uomo e da donna, al fine di codificare alcuni modelli per poterli copiare e indossare durante le festività ma anche nelle giornate lavorative.
Tutto il materiale risultante dalla ricerca – informazioni da persone anziane, da ricerca documentaria e iconografica, rielaborate grazie all’aiuto di sarte professioniste, immagini d’epoca e dei capi di abbigliamento ritrovati, disegni per esemplificare i modelli codificati – è stato riunito e elaborato in un volume, Plodar tròchtn. Abbigliamento tradizionale sappadino, pubblicato nel 2015.
![Copertina del libro - Plodar Tròchtn](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/09/LIBRO-e1674551018113-921x1024.png)
Alcuni capi di abbigliamento più complessi sono stati inoltre riprodotti, per facilitare la diffusione dei modelli codificati.
Sono stati presi come modelli originari i vestiti in uso a fine Ottocento – inizio Novecento, i primi ad essere raffigurati nelle più antiche fotografie a disposizione.
Fino a tale epoca infatti, anche se non si può parlare di “costumi tipici”, l’abbigliamento mostra caratteristiche peculiari ritrovabili a Sappada e in qualche paese dell’area limitrofa di lingua germanica (Austria e Alto Adige), mentre in seguito la moda si è evoluta, uniformando i capi, anche in conseguenza di maggiori scambi con l’esterno del paese.
Per secoli le materie prime furono prodotte in paese: il lino (hoor), la lana (bolle), il cuoio (leder) per le calzature. Molte famiglie possedevano un telaio (beibarschtuidl) per confezionare i tessuti, arcolai (hòschpl) e filatoi (schpinnròtt) per filare la lana. Alcuni sappadini, anche emigranti, erano tessitori di professione (beibar); esistevano poi i sarti (schnaidar) e i calzolai (schuischtar), che confezionavano abiti e calzature.
I tessuti e le scarpe più eleganti venivano invece acquistati ai mercati ed alle fiere in Carnia (Friuli) ed in Comelico (Cadore). Gli altri acquisti avvenivano dagli ambulanti (kromar), che vendevano articoli di merceria.
![Foto storica di ragazze sedute su un prato a Sappada](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/07/Schermata-2022-07-04-alle-22.39.24.png)
Abbigliamento tradizionale sappadino
Plodar tròchtn
![Abito da festa femminile (baibervairtachgebònt) - Plodar Tròchtn](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/09/18-480x641.jpg)
Abito da festa femminile
Baibervairtachgebònt
![Abito femminile dei giorni feriali (baiberbèrtachgebònt) - Plodar Tròchtn](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/09/36-480x646.jpg)
Abito femminile dei giorni feriali
Baiberbèrtachgebònt
![Abito da lavoro maschile (Mònnisbèrtachgebònt) - Plodar Tròchtn](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/09/66.jpg)
Abito da lavoro maschile
Mònnisbèrtachgebònt
![Abito da festa maschile (mònnisvairtachgebònt) - Plodar Tròchtn](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/09/54-480x642.jpg)
Abito da festa maschile
Mònnisvairtachgebònt
![Abiti dei bambini (kindergebènter) - Plodar Tròchtn](https://www.plodn.info/wp-content/uploads/2022/09/41b-r-e1663333569788.jpg)
Abiti dei bambini
Kindergebènter